Negli ultimi mesi la PBoC ha attuato una politica monetaria più accomodante. L’obiettivo è quello di alleviare le pressioni sui finanziamenti nel settore privato in quanto le aziende hanno dovuto affrontare maggiori ostacoli nell’ottenimento di nuovi crediti. Quest’anno la banca centrale ha già ridotto 3 volte i requisiti di riserve obbligatorie delle banche commerciali presso l’istituto centrale.

fonte: Bloomberg

Commento

PIL CINESE

  • La crescita economica cinese ha rallentato leggermente nel 2° trimestre in termini reali e nominali, rimanendo comunque nella zona di confort voluta dal governo centrale. I dati sull’attività di giugno, tuttavia, hanno mostrato un rallentamento più marcato rispetto ai mesi precedenti, segnalando una possibile ulteriore contrazione nella seconda metà dell’anno
  • La fase di deleveraging voluta dal Governo centrale sta condizionando negativamente l’economia. Inoltre l’acuirsi della guerra commerciale intrapresa da Trump ha iniziato a intaccare i primi indicatori sulle esportazioni e la produzione, lasciando presagire un rallentamento più marcato nel secondo semestre
  • L’impulso creditizio calcolato da Bloomberg – che misura il cambiamento del nuovo credito elargito in percentuale del PIL – è ora in netto calo

CICLO ECONOMICO CINESE IN RALLENTAMENTO

PRODUZIONE INDUSTRIALE USA

  • La produzione industriale negli USA ha superato le aspettative a giugno dopo aver riportato un brutto dato in maggio (addirittura rivisto al ribasso dopo la sua revisione)
  • Il brutto dato di maggio è da attribuire principalmente all’interruzione della catena di montaggio nel settore automobilistico a seguito di problemi avuti da un fornitore di ricambi d’auto. Di conseguenza gli assemblaggi automatici sono crollati durante il mese di maggio per poi riprendersi durante giugno. Depurando il dato da questo evento straordinario, la produzione industriale si è espansa gradualmente, sostenuta dalla produzione con alto contenuto tecnologico

INFLAZIONE ZONA EURO

  • La revisione del dato relativo all’inflazione fa sorgere alcuni dubbi riguardo il futuro della politica monetaria
  • Il presidente della BCE Mario Draghi ha affermato che i bassi tassi di interesse e gli acquisti di obbligazioni su larga scala hanno contribuito a un sostanziale miglioramento delle prospettive future dell’inflazione
  • Peter Praet, membro del comitato esecutivo, ha sottolineato che è ancora necessario uno stimolo «significativo» per rafforzare ulteriormente le pressioni sui prezzi

TESTIMONIANZA DI POWELL

  • Durante la testimonianza davanti al Senato, il presidente della FED J. Powell ha minimizzato l’impatto di una possibile guerra commerciale sull’economia americana. Inoltre ha letteralmente respinto la possibilità di una recessione a breve termine nonostante la curva dei tassi sia quasi invertita
  • Powell ha inoltre ribadito l’intensione di aumentare gradualmente i tassi guida «per ora». Il capo della FED ha anche sottolineato come l’economia sia abbastanza forte per gestire una politica monetaria più restrittiva. Ha anche ribadito come «la crescita nel secondo trimestre è stata considerevolmente più forte rispetto al primo».

Fonte: Bloomberg

Notizie importanti

  • Lo scorso venerdì la PBoC ha adeguato a 6.7671 il tasso di cambio giornaliero, noto come «fix», deprezzandolo dello 0.9%. Il rallentamento economico in atto combinate con i conflitti commerciali e la conseguente prospettiva di divergenti aspettative sui tassi d’interesse tra USA e Cina hanno portato lo yuan a deprezzarsi del 5.3% in un mese
  • Il presidente americano Trump ha subito preso la palla al balzo per accusare le autorità cinesi di svalutare volontariamente la propria divisa. Trump ha anche criticato Powell per il fatto che sta aumentando i tassi guida troppo velocemente

Fonte: Bloomberg e EFG AM

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