Il governo di Atene ha sorpreso Usa e Ue per aver bloccato le sanzioni contro Saderat, una banca iraniana accusata da Washington di aver finanziato il terrorismo.
Saderat fa parte dello schema di sanzioni tenuto in piedi dagli Stati Uniti per mantenere alta la pressione su Teheran anche dopo la firma nell’estate 2015 dell’accordo per congelare il programma nucleare persiano.
Tsipras e i suoi hanno approfittato di uno stallo interno all’Ue: per rinnovare le misure contro l’Iran, la Corte di giustizia europea aveva dato ai paesi membri tempo fino al 22 ottobre per presentare maggiori prove circa il coinvolgimento di Saderat in finanziamenti illeciti. Nonostante Francia e Regno Unito si siano impegnate in tal senso, Atene ha comunque deciso di smarcarsi.
La mossa ellenica si spiega con il tentativo di mostrarsi accondiscendente nei confronti di potenti alleati che potrebbero fornire energia a basso prezzo o comunque tenere in piedi la disastrata economia nazionale. Fa il paio con questa necessità la cordiale relazione mantenuta con la Russia, confermata dalla recente visita del ministro degli Esteri Lavrov. L’identità geopolitica di Atene è d’altronde storicamente in bilico fra Oriente e Occidente.

 

 

fonte: Limesonline 3 Novembre 2016