Lo scorso anno la stima dell’opinione pubblica nella piazza economica era calata, ma l’evoluzione negativa pare essersi arrestata.
BASILEA – Dopo che lo scorso anno la fiducia dell’opinione pubblica nella piazza economica svizzera era chiaramente calata, l’evoluzione negativa della reputazione si è arrestata nel primo trimestre, secondo lo Swiss Economy Reputation Index (SERX). Ciò soprattutto grazie all’economia reale.
Il settore finanziario viene invece sempre visto in maniera critica, rileva lo studio pubblicato oggi dalla società di consulenza basilese Commslab e dal Fög (Forschungsinstitut Öffentlichkeit und Gesellschaft, istituto di ricerca di opinione pubblica e società) dell’Università di Zurigo.
Dopo cinque trimestri negativi di fila, nei primi tre mesi dell’anno l’indice è sceso di 0,1 punti a 91,4. Un anno fa si attestava ancora a 100 punti. Nel 2018 esso era calato a tassi trimestrali compresi tra -1,2 e -2,8 punti.
Tra gennaio e marzo il SERX ha monitorato il modo in cui 140 aziende private e pubbliche di 18 rami economici venivano viste in oltre 7’000 informazioni pubbliche quali notizie d’agenzia, contributi radiofonici e televisivi, articoli di stampa rilevanti sul fronte della reputazione.
Il fatto che stia lentamente tornando la fiducia si spiega principalmente con la migliore percezione pubblica dell’economia reale: l’indice delle imprese di questo settore ha registrato una progressione di 1,2 punti; si tratta del primo aumento netto dal terzo trimestre del 2017.
La parte del leone la fanno il ramo delle telecomunicazioni, il commercio al dettaglio e il segmento alimentare. Concretamente hanno sostenuto la fiducia nella forza dell’economia svizzera il dibattito sul 5G e il rilevamento di UPC da parte di Sunrise, i risultati record di Coop e il forte aumento dell’utile di Nestlé.
L’indice riguardante il settore finanziario ha invece perso 3,9 punti. “La pressione sul mondo bancario che si è di nuovo rafforzata viene dimostrata in maniera esemplare dal ritorno della discussione attorno ai salari dei manager”, ha dichiarato Angelo Gisler di Commslab all’agenzia AWP. Combinato alle vecchie vicende fiscali e alla minore creazione di valore, la ripresa della reputazione in corso dalla fine del 2014 si è praticamente dissolta nel nulla, ha aggiunto.
Dando un’occhiata ai singoli rami economici emerge che ad aver maggiormente influito in maniera positiva sulla reputazione complessiva dell’economia svizzera sono state le scienze della vita (+1,4 punti), seguite dalle assicurazioni (+1,3 punti) e, più distaccate, dal commercio al dettaglio (+0,8 punti), il lusso e la costruzione/settore immobiliare (+0,7 punti ciascuno).
In fondo alla graduatoria si mantiene il ramo dei trasporti e della logistica. Qui ha pesato soprattutto il calo di reputazione della Posta in seguito alla vicenda del viaggio dei quadri della filiale Swiss Post Solutions (SPS) in Vietnam.
Fonte: Corriere del Ticino del 16 aprile 2019.